"I miserabili" - Victor Hugo

"Finché esisteranno sulla terra ignoranza e miseria, i libri di questa specie potranno non essere inutili".


Titolo: I miserabili

Autore: Victor Hugo

Pagine: 1353

Editore: Einaudi tascabili. ET Biblioteca 

Genere: romanzo storico

Anno di pubblicazione: 2014

Traduttore: Mario Picchi

Prezzo: 23,75€/Kindle 1,03€

Trama: Una grandiosa commedia umana, un romanzo epico ed enciclopedico, visionario e sentenzioso, scritto per tutti i popoli da un patriota dell'umanità in lotta contro le ingiustizie della società. Le beffe del caso e gli imperativi del destino, la colpa e la redenzione si incarnano in una galleria di tipi esemplari, da Jean Valjean al vescovo generoso, alla buona prostituta Fantine al crudele poliziotto Javert. E ancora borghesi e rivoluzionari, orfani e galeotti, angeli e mostri. In un alternarsi di tinte fosche e luminose, Hugo riassume la propria visione del mondo e della storia, consegnandoci un quadro che oggi ci appassiona anche per quello he possiamo scoprirvi al di la delle sue certezze: le contraddizioni, le ambiguità, le passioni segrete di un intero secolo.

Recensione: Come si fa a spiegare in qualche riga un insieme di emozioni altalenanti durate otto mesi e oltre milletrecento pagine? Hugo ha scritto un capolavoro, ha raccontato la povertà, la disperazione, la sofferenza; ma anche la solidarietà, la speranza e l'amore. "I miserabili" fu scritto in quindici anni da un uomo che si occupava della giustizia, della dignità umana e che cercava in tutti i modi di farle rispettare. "La morte appartiene soltanto a Dio. Con quale diritto gli uomini entrano in questo ignoto?".

Il libro è composto da due volumi che a loro volta sono divisi in cinque tomi, divisi in libri che comprendono capitoli molto brevi per permettere una lettura agevole, inoltre presenta un'introduzione ben strutturata a cura del traduttore. La narrazione si focalizza di volta in volta su un personaggio diverso, fino a raccontare tutta la vicenda nel suo insieme.

I miserabili non sono solo persone del popolo che lottano ogni giorno per sopravvivere, il messaggio che Hugo vuole farci arrivare è che l'essere miserabile riguarda ogni strato sociale della popolazione. I personaggi sono il punto di forza di questo romanzo, le loro vicissitudini, i caratteri profondi, il cambiamento, la crescita durante il corso degli avvenimenti che li segnano, la riflessione che ne deriva. La particolarità vera sta nel fatto che racconta delle vite che si incrociano e si incastrano indissolubilmente nel corso del tempo, anche se le cose cambiano e le persone crescono, concentrandosi sulla psicologia.

Le vicende di questi personaggi mi hanno accompagnata per mesi, come compagni durante le giornate, ma mi porterò dentro il loro lascito:

*ATTENZIONE L'ELENCO PUNTATO POTREBBE CONTENERE SPOILER

  • Jean Valjean mi ha insegnato che ogni uomo può redimersi, che chi viene etichettato come cattivo forse non lo è davvero, ma soprattutto che le emozioni possono dare senso ad una vita che altrimenti sarebbe persa.
  • Fantine rappresenta il sacrificio, il senso di responsabilità, l'amore materno, ma anche l'ingenuità e la speranza che non muore mai.
  • Cosette non ha avuto tutto dalla vita, ma si è accontentata di poco, solo così è riuscita ad essere davvero felice, perché un soldo in una scarpa è tantissimo se non hai nulla e prima o poi con la perseveranza, la speranza e l'onestà le cose belle arrivano, basta solo saperle aspettare.
  • Marius ci ha insegnato che a volte ci sono delle persone con cui non andiamo d'accordo, ma se ci amano, questo non è importante perché saranno sempre lì per noi, ma soprattutto che l'amore non ha ceto sociale, ha solo un cuore puro e un animo nobile.
  • Non posso non spendere qualche parola per Javert, che dedica la sua vita alla giustizia e ci insegna che prima di accusare gli altri dobbiamo analizzare noi stessi.

Nell'universo di Hugo ci sono molti personaggi secondari, ma tra questi due meritano una menzione speciale: monsignor Bienvenu ed Eponine. Bienvenu è un vescovo come pochi, un uomo di chiesa autentico, che non si lascia coinvolgere dallo sperpero e dà tutto ciò che ha a chi invece non ha nulla. Eponine è una fanciulla sfortunata, cresciuta con una madre crudele, formatasi in strada, che riesce ad andare oltre quello che le è stato insegnato e avere un proprio pensiero. 

L'ambientazione parigina è ben dettagliata, l'autore descrive ogni via, ogni luogo protagonista delle vicende in maniera minuziosa, dovuta alle proprie conoscenze; ma riesce anche a trasmettere l'angoscia che Parigi porta con sé. La mia scena preferita è tale proprio grazie a questa capacità descrittiva e riguarda Cosette nel bosco, durante la notte, quando viene mandata a prendere l'acqua e qui il peso del suo secchio diviene più leggero grazie a Jean Valjean, che da quel momento simbolicamente terrà insieme a lei ogni peso della vita. Dopo aver letto questo libro mi piacerebbe molto visitare la città di Parigi per riuscire a vedere tutti i luoghi descritti con i miei occhi e immaginare le vicende che tanto mi hanno accompagnata.

Hugo ha auto la capacità di raccontare non soltanto le vicende di questi personaggi, ma anche tutto uno spaccato della società del tempo, attraverso numerose digressioni dettagliate di tipo storico (es. Waterloo), linguistico e anche politico. Nonostante io abbia apprezzato molto alcuni approfondimenti, non ho invece gradito che la narrazione venisse completamente bloccata per diversi capitoli.

Non nego di aver trovato parecchia difficoltà nella lettura, complici la mole, i caratteri abbastanza piccoli e gli impegni quotidiani. Lo stile di scrittura dell'autore è complesso, anche se abbonda di frasi brevi e dialoghi, spesso ci sono descrizioni molto lunghe e ridondanti che rallentano la narrazione. Questo è un libro che richiede impegno e tempo, che vi porterà in un'epoca lontana, in una Francia diversa, con gli occhi di un narratore attento che sa evidenziare ogni dettaglio.

Il testo è stato utilizzato numerose volte come soggetto cinematografico, tra i più famosi il film del 1998 con Uma Thurman e quello del 2012 con Anne Hathaway e Russel Crowe, ma soprattutto è alla base di uno degli spettacoli teatrali più famosi al mondo: "Les Miserables"di Schӧnberg. 

Lo consiglio a tutti coloro che cercano un romanzo storico forte, fuori dal comune, indelebile, indimenticabile e irrinunciabile, un classico che non ha eguali. Non ve ne pentirete, il viaggio sarà lungo e tortuoso, ma alla fine vi renderete conto che ne è valsa la pena e che forse c'è un pizzico di esperienza di vita in più dentro di voi.

"Amare o aver amato, basta: non chiedete nulla dopo. Non è possibile trovare altre perle nelle oscure pieghe della vita: amare è esser completi".

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