"Le affinità elettive" - Johann Wolfgang Goethe

 "Basta amare un essere con tutto il cuore perché tutti gli altri ci sembrino degni d'amore" 



Titolo:
Le affinità elettive

Autore: Johann Wolfgang Goethe

Pagine: 336

Editore: Feltrinelli

Genere: Narrativa classica

Anno di pubblicazione: 2013

Prezzo: 15,00€ rigida / 9,00€ flessibile / 0,99€ Kindle 

Curatore: Umberto Gandini 

Trama: Edoardo e Carlotta sono una coppia di coniugi non più giovani, dediti ad una vita tranquilla e appartata, tra le gioie della lettura, della musica e del giardinaggio. La loro fragile felicità però è destinata ad essere stravolta dall'arrivo del Capitano, un vecchio amico di Edoardo, e della giovane Ottilia. I coniugi assistono impotenti al disfacimento della loro relazione e alla formazione di due nuove coppie, fino agli eventi finali.

Film: è stata realizzata una trasposizione cinematografica nel 1996 con Isabelle Huppert e Fabrizio Bentivoglio, prima ancora una miniserie nel 1979.

*ATTENZIONE: LA MIA EDIZIONE NON E' PIU' IN VENDITA, PER QUESTO CONSIGLIO QUELLA FELTRINELLI.

Recensione: Goethe disse che per comprendere questo libro chiunque avrebbe dovuto leggerlo almeno tre volte nella vita e sicuramente aveva ragione. Ho lasciato passare un po' di tempo prima di scrivere la recensione perché volevo avere una visione d'insieme, ma continuo a pensare che sia veramente complesso. Ho fatto questo viaggio con un gruppo di lettura in cui molta gente ha deciso di abbandonare, a causa della complessità del testo, io stessa ho trovato difficoltà, ma non sono capace di lasciare i libri a metà, se non in casi estremi.

Il libro è diviso in due parti da diciotto capitoli. C'è un grande cambiamento tra la prima e la seconda parte: la prima è molto scorrevole, piena di dialoghi; la seconda vede un cambiamento drastico dei toni che fanno capire al lettore la direzione verso cui si sta andando: ci sono molti meno dialoghi e largo spazio viene dato alle lettere di Ottilia. Ho trovato lo stile prolisso e pesante, la mia edizione è molto datata, quindi di sicuro l'ho notato maggiormente, ma è stata un'opinione condivisa anche da chi ha usato una traduzione moderna.

Si può dire che il romanzo si basa sul grande conflitto interiore dei personaggi tra il dovere e i loro sentimenti, tra il proprio amore e i fenomeni sociali. Goethe amava la scienza e la trama del romanzo nasce da una formula chimica secondo la quale due elementi congiunti si dissociano a causa di due elementi esterni, formando con essi due coppie. 

Quello che mi ha stupita di più è la modernità dell'autore per il suo tempo, non dà nessun giudizio morale sulle vicende dei personaggi, fa in modo che sia il lettore a creare la propria opinione. Per lui il matrimonio rappresenta l'inizio e non preclude ad altro nella vita, entrambi i protagonisti prima di sposarsi hanno alle spalle un'altra relazione matrimoniale.

Carlotta e Ottilia rappresentano due tipi di donne molto diversi: Carlotta è sicura di sé, intraprendente, adulta; Ottilia è soggiogata da tutti, ha un carattere riservato ed è giovane, è la donna in cui risplendono tutte quelle che Goethe ha amato. Ottilia è angelicata, lei non sente di peccare d'amore, ma la sua condanna fa capire che l'uomo non può scegliere, trionfa la morale, ma è una sconfitta. Ho trovato Edoardo un personaggio  infantile, al contrario ho condiviso le scelte del Capitano. Paradossalmente penso che non ci sia una crescita dei personaggi, è come se dall'inizio della storia si andasse sempre di più verso un peggioramento.

All'interno ci sono delle storie delle storie d'amore struggenti, ma ammetto che non sono riuscita ad entrare in empatia con i personaggi, non mi hanno trasmesso delle emozioni, non mi sono sentita partecipe dei loro drammi, era come se li guardassi dall'esterno e questo mi è dispiaciuto. Il finale mi ha stupita, ma in realtà non l’ho apprezzato.

L'ambientazione invece è il punto di forza di questo romanzo, è descritta in maniera molto dettagliata, c'è una netta distinzione tra luoghi aperti e chiusi. Ho adorato il giardino della tenuta, così vivido da riuscire ad immaginarlo.

Nel complesso devo dire che questo libro purtroppo non mi è piaciuto più di tanto, è un classico che mi ha lasciato poco, mi aspettavo molto di più. La fatica che ho fatto per concluderlo non è stata ripagata. Non è un libro per tutti, non lo consiglierei, ma mi farebbe piacere avere un confronto con chi ha un'opinione diversa dalla mia.

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Che cosa pensate di questo classico? L'avete letto? Un classico che non vi è piaciuto?


 

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