"Quello che lasci al mio cuore" - Jessica Meloni

 "Scegli con cura di chi innamorarti" 



Titolo: Quello che lasci al mio cuore

Autore: Jessica Meloni

Pagine: 232

Genere: romanzo rosa

Anno di pubblicazione: 2021

Prezzo: 11,44 € cartaceo / 2,99 € Kindle

Trama: Invincibile. Questo è l'unico aggettivo che può indossare Federico Della torre: avvocato civilista di trentasette anni. Dietro la maschera di uomo sicuro e divoratore del mondo nasconde le ferite di un passato che ancora sanguina. Si guarda allo specchio e non si riconosce; le rughe sono solchi sulla pelle e un peso sul cuore. Il dolore provato da ragazzo non lo ha reso migliore. Lo ha solo trincerato dietro una spessa corazza di indifferenza. Ginevra Dante ha dieci anni in meno di lui, fa la social media manager per Nike, rivista anticonformista e culturale di Milano. La vita con lei non è stata gentile, ma Ginevra non è una che si piange addosso. Ama tirarsi su le maniche e seppellire i problemi nel lavoro. Quando Ginevra vede per la prima volta Federico, il cugino della sua responsabile, perde la testa. E' lui l'uomo che le ha rubato il cuore al ritmo di una vecchia canzone di Sinatra. Federico però non vuole più amare, non lo sa più fare. Può un cuore distrutto ricominciare ad amare? Possono due cuori legarsi oltre l'età, l'estrazione sociale e le paure?

Recensione: “Quello che lasci al mio cuore” è un libro che avrei voluto leggere appena uscito, ma poi mi sono detta che sarebbe arrivato il momento giusto per lui, infatti così è stato. Jessica (@archiviandosogni_ su Instagram), secondo me, è una scrittrice che può fare tanta strada perché riesce a trasmettere emozioni al lettore con parole semplici, ma arrivando al cuore. Si sente che la sua scrittura è ancora un po’ incerta, ma tra queste pagine ho visto un'evoluzione, quindi sono sicura che il prossimo libro in uscita sarà ancora meglio e non vedo l’ora di leggerlo. 

Partiamo dal fatto che io non amo i romance, o almeno così credevo, li ho sempre letti, ma mai considerati come un genere preferito, eppure nell’ultimo anno ne ho letti davvero tanti, quindi forse dovrei ricredermi. “Quello che lasci al mio cuore” ha come protagonisti la social media manager Ginevra Dante e l’avvocato Federico Della Torre, che hanno diversi anni di differenza, eppure questo, che potrebbe sembrare un ostacolo, rende giustizia al proverbio “l’amore non ha età”. Federico è un uomo spezzato dall’amore, non ha mai superato la rottura con la sua ex storica Valentina e da allora pensa di non poter più amare, non davvero, non come prima. "Ci sono donne che meritano tutto, fino in fondo. E poi ci sono uomini come me, incapaci di donare altro. Spezzati dalla vita; in grado solo di possedere, ma non di concedersi". Ginevra invece è spezzata da una vita che con lei è stata ingiusta: ha un fratello minore a cui badare e tante responsabilità da sostenere. 

Ma i personaggi di questo libro non si fermano certo qui: dalla frizzante Penelope, migliore amica di Ginevra; alla dolce Elisabetta, suo capo; fino alla nonna di Federico, Margherita. Ho apprezzato particolarmente la presenza di questa figura perché condivido pienamente il messaggio che l'autrice vuole veicolare: i nonni sono fondamentali nella nostra esistenza e spesso non ce ne rendiamo conto, siamo fortunati ad averli, ma ci lasciano sempre troppo presto e non abbiamo mai abbastanza tempo per imparare davvero tutto quello che vorremmo e per godere ogni singolo attimo insieme a loro.

Per me i personaggi di un libro devono essere veri e questi lo sono: provano emozioni, hanno un cuore e una testa, sognano, ridono, piangono, si amano, si odiano, si battono per ciò in cui credono e si lasciano anche andare alle loro fragilità. Hanno avuto tutti il giusto spazio e la giusta importanza all'interno della narrazione, ma soprattutto i protagonisti vivono un processo di crescita personale evidente. Sarebbe bello sapere qualcosa in più su Filippo o anche su Penelope. "Quando non hai scelta, ti rendi conto di essere più forte di quello che credi".

Un posto d’onore in questa recensione spetta all’arte. "Labbra disegnate da pennelli esperti, di artista". L’autrice la ama in ogni sua forma e ha cercato di inserirla al meglio nel testo, ma per me è stata un po’ una forzatura in alcuni punti: se da un lato è stata particolarmente originale l’idea del calendario, meravigliosa quella del bacio di Hayez; dall’altra ho notato una forzatura in alcune frasi, come quelle in cui si paragona Ginevra ad una musa preraffaellita, davvero troppo ridondante. In ogni caso, apprezzo tantissimo la volontà di Jessica di inserire l’arte all'interno del testo per valorizzarla.

L’ambientazione merita una nota positiva: abbiamo un romance di un’autrice italiana, ambientato in Italia, con riferimenti a luoghi realmente esistenti, alcuni dei quali a me totalmente sconosciuti. Il tutto sullo sfondo della città di Milano che si sente forte e chiara all'interno del libro. Mi ha messo voglia di tornare a Milano.

La trama è ben congegnata, sembra molto lineare all'inizio, ma andando avanti si complica e riesce a mantenere alta l'attenzione del lettore che spera possa concludersi tutto per il meglio. Avevo paura di come sarebbe stata trattata la differenza d'età tra i due protagonisti perché è sempre una questione molto delicata, però Jessica è riuscita a creare delle dinamiche interessanti, a non annoiare il lettore e a rendere la storia d'amore molto realistica. "L'amore è presenza, non è solo passione e sorrisi".

Devo fare un appunto sul linguaggio di questo testo perché si nota una profonda differenza tra l'inizio e la fine. Mi spiego meglio: la parte iniziale ha registro parecchio basso che poi si alza man mano che si va avanti nella lettura, quindi di sicuro si tratta di un'evoluzione positiva. L'idea che mi sono fatta è che sia un effetto dovuto al parecchio tempo intercorso tra la scrittura della parte iniziale e quella finale, ma potrei sbagliarmi

Nel complesso è una lettura assolutamente consigliata a chi ama l'arte e le ambientazioni italiane, ma soprattutto ai cuori sensibili: si legge velocemente sia perché lo stile dell'autrice è molto scorrevole sia perché è breve.

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Conoscevate questo libro? Lo leggerete?

 

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