"Eppure cadiamo felici" + "Felici contro il mondo" - Enrico Galiano

 "La maggior parte della bellezza del mondo se ne sta lì, nascosta lì, nelle cose inutili: nelle cose che cadono, nelle cose che tutti buttano via" 



Titolo: Eppure cadiamo felici + Felici contro il mondo 

Autore: Enrico Galiano

Pagine: 396 + 416

Editore: Garzanti

Genere: Narrativa

Anno di pubblicazione: 2021

Prezzo: €11,40 + €17,67 (Il primo è gratis con Kindle Unlimited, il secondo €7,99)

Trama:  Il suo nome esprime allegria, invece agli occhi degli altri Gioia non potrebbe essere più diversa. A diciassette anni, a scuola si sente come un'estranea per i suoi compagni. Perché lei non è come loro. Non le interessano le mode, appartenere a un gruppo, le feste. Ma ha una passione speciale che la rende felice: collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo, come cwtrc, che in gallese indica non un semplice abbraccio, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro. Gioia non ne ha mai parlato con nessuno. Nessuno potrebbe capire. Fino a quando una notte, in fuga dall'ennesima lite con dei genitori, incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo. Nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. A mano a mano che i due chiacchierano, Gioia, per la prima volta, sente che qualcuno è in grado di comprendere il suo mondo. Per la prima volta non è sola. Quando i loro incontri diventano più attesi e intensi, l'amore scoppia senza preavviso. Senza che Gioia abbia il tempo di dare un nome a quella strana sensazione che prova. Ma la felicità a volte può durare un solo attimo. Lo scompare, e Gioia non sa dove cercarlo. Perché Lo nasconde un segreto. Un segreto che solamente lei può scoprire. Solamente Gioia può capire gli indizi che lui ha lasciato. E per seguirli deve imparare che il verbo amare è una parola che racchiude mille e mille significati diversi. 

-NON INSERISCO LA TRAMA DEL LIBRO SUCCESSIVO PER NON FARE SPOILER-

Recensione: La semplicità, la leggerezza e allo stesso tempo la profondità della scrittura di Galiano mi hanno affascinata e catturata dalla prime parole fino alle ultime. Questi due libri mi hanno fatta tornare a leggere come non facevo da tanto, per il piacere di leggere, con la voglia di sfogliare le pagine successive senza fermarmi mai, perché mi sono sentita un po' Gioia per tutto il tempo, e riuscire ad immedesimarmi in un personaggio così tanto non è facile per me. Invece, Enrico Galiano ci è riuscito e ha portato avanti una storia davvero molto accattivante, anche se ad un certo punto pensavo che si fosse perso, poi è riuscito a riprendere in mano le redini della situazione e spiegare come effettivamente stessero le cose. 

La storia d'amore presente nei libri è a suo modo originale, è un viaggio nella mente e allo stesso tempo nel cuore dei protagonisti. Cosa mi sarebbe piaciuto di più? Sia nel secondo che nel primo libro, nel rapporto tra Gioia e Lo, leggendo ho avuto la sensazione che fosse tutto a senso unico, che lui facesse scivolare addosso a lei tutti i suoi problemi, mentre la reciprocità di questa cosa è avvenuta quasi completamente in maniera indiretta dando, secondo me, una visione un po' distorta del tutto, perché è vero che la vicenda è narrata dal punto di vista di lei e quindi il lettore conosce già i suoi problemi e tutto quello che le passa per la testa (amica immaginaria compresa), però sarebbe bastato un minimo di confronto in più, che io non ho percepito. Più che altro mi sembra fondamentale far passare il messaggio che la cosa deve essere reciproca, se uno racconta i propri problemi all'altro per farsi ascoltare, ma non fa lo stesso con il partner allora non si va da nessuna parte e considerando il pubblico giovane a cui è destinata l'opera mi è sembrato doveroso specificare.                                                    "Ma non sento niente perché sono diventata più forte o perché sono diventata insensibile?"

Sicuramente un altro suggerimento potrebbe essere quello di inserire maggiormente la città di Pordenone, fa da sfondo alle vicende narrate, ma in realtà anche dopo aver letto due libri non riesco ad immaginare minimamente come potrebbe essere. E' un peccato perché non capita tutti i giorni di trovare libri ambientati proprio qui.

Cosa ho amato alla follia? La caratterizzazione dei personaggi, in particolare il professor Bove, un mito assoluto, l'uomo che usa la filosofia per comunicare, che la spiega come nessuno ha mai fatto prima. Una materia completamente teorica che diventa all'improvviso parte della vita, insegnata da un professore che cerca sempre le risposte migliori alle domande più difficili che Gioia gli pone, mi ha davvero incantata. Poi c'è Tonia, l'amica immaginaria di Gioia, è un personaggio molto particolare perché essendo una proiezione della mente della protagonista è l'amica con cui confidarsi, ma anche quella che la rimprovera quando serve. Una capacità incredibile di creare un personaggio che esiste senza esistere, che ha uno spazio abbastanza grande nella narrazione e anche un ruolo fondamentale. "Lei è disposta a prendersi anche tutto il peggio, tutto il suo buio per un solo grammo della luce che lui sa essere . "

Gioia, soprannominata “Mai una gioia" dai suoi compagni di classe è una ragazza molto originale, che tutte le mattine scrive qualcosa sul suo braccio, che ha un quaderno in cui segna tutte le parole intraducibili da altre lingue, per poterle utilizzare quando non ne esiste una specifica in italiano. Lei che è il riflesso di una famiglia distrutta, ma la speranza di un futuro migliore. Galiano inserisce alla fine di ogni volume tutte le parole intraducibili che Gioia ha scritto nel suo quaderno, rendendo il tutto più magico. Importante è sicuramente il rapporto conflittuale con i genitori presente in entrambi i protagonisti, che viene trattato con estrema delicatezza. 

Il personaggio più controverso di tutti è sicuramente Lo, protagonista di una storia molto particolare, con un alone di mistero che viaggia di pari passo con lui dalla prima apparizione fino all'ultima e, anche qui, come si fa a non amarlo? 

"Perché è vero, è impossibile non far mai soffrire gli altri: ma quello che possiamo fare, tutto quello che dobbiamo fare, è non smettere mai di provarci".

E' una lettura consigliata? Assolutamente sì. Va bene per i giovani, ma anche per i più grandi, sicuramente vi appassionerete alla piccola, ma grande Gioia.

Lo conoscevate? Cosa pensate della recensione?


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