"La dama dei Medici" - Jeanne Kalogridis

 "È una magia che tu sia qui" 

 



Titolo: La dama dei Medici

Autore: Jeanne Kalogridis

Pagine: 370

Editore: Newton Compton Editori

Genere: romanzo storico

Anno di pubblicazione: 2018

Prezzo: €12,90 - Kindle 4,99€

Traduttore: Lucilla Rodinò

Trama: 1478. La Firenze dei Medici si arricchisce dei più grandi artisti del mondo grazie a Lorenzo il Magnifico. Nei vicoli e nelle strade malfamate, intanto, continua la quotidiana lotta per la sopravvivenza degli ultimi, destinati al silenzio della storia. Giuliana è un'orfana cresciuta nel famoso Ospedale degli Innocenti: la sua indole ribelle l'ha resa fin da piccola una presenza sgradita. Così, all'età di quindici anni, è stata messa davanti ad una scelta: entrare in convento o sposarsi con un uomo che non amava. Piuttosto che piegarsi, Giuliana ha preferito fuggire. Durante i due anni passati sulla strada, è sopravvissuta grazie a piccoli furti, imparando a confondersi tra la folla dopo aver svuotato le tasche giuste. Ma tutto cambia quando una delle sue vittime, un anziano signore, la coglie con la mano nella sua borsa. Invece di portarla in prigione, l'uomo presentandosi come "Il mago di Firenze", le fa una proposta: diventare la sua assistente. Così, tra rivelazioni esoteriche e sottili stratagemmi, Giuliana sarà messa a parte della misteriosa attività del cabalista, custode di un segreto che ha a che fare con il suo oscuro passato.

Recensione:  Chi mi segue da un po' sa che non sono solita dare pareri negativi sui libri perché penso che la lettura sia estremamente soggettiva, denigrare un libro solo perché a me personalmente non è piaciuto non trovo che sia giusto, ma al contrario penso che esprimere le proprie opinioni sincere sia assolutamente doveroso. Poi, a dir la verità, è veramente raro che di un libro non mi piaccia proprio niente, c'è sempre una piccola nota positiva, anche molto nascosta. In questo caso però non posso non esprimere il mio disappunto e la mia completa delusione dopo la lettura di queste (infinite mi verrebbe da dire) pagine, perché (chi mi conosce sa) odio lasciare i libri a metà, voglio avere sempre il panorama completo perché si può cambiare idea nel corso della lettura, come spesso mi è accaduto.

"La dama dei Medici" recita il titolo, e così io, ingenua, ci ho creduto. Guardando il titolo e la copertina (perché odio leggere le trame e la quarta prima di aver concluso il libro, errore mio) ho pensato che questo fosse un romanzo storico che tratta la storia di una dama legata alla famiglia Medici, che quindi questa famiglia fosse al centro della vicenda narrata, che ci fosse uno sfondo storico ben delineato e preferibilmente una storia d'amore coinvolgente: bene non è così, dimenticate tutte le aspettative riposte perché non saranno rispettate. La copertina è bellissima, ma mi ha tratta in inganno proprio per questo, la città di Firenze merita di essere presente, ma per il resto vi spiego nel paragrafo successivo.

Una cosa devo specificarla: il titolo originale del libro è "The orphan of Florence" - "L'orfana di Firenze", quindi l'inganno viene fuori dalla traduzione, la quale ha cercato di attribuire la storia ai Medici il più possibile, in modo da attirare l'attenzione dei lettori appassionati. Pensando al libro che ho letto con il titolo originale posso dire che abbia un senso, con la traduzione italiana assolutamente no. Giuliana non è una dama dei Medici, anzi a dirla tutta va in giro travestita da uomo e si fa chiamare Giuliano. I Medici appaiono poche volte, di sfuggita, molto spesso sono soltanto nominati da altri personaggi, di certo non sono al centro della vicenda; poi c'è da dire che solo due di loro sono considerati all'interno della narrazione, se si esclude qualche sporadica citazione dell'ormai già morto Giuliano de' Medici.

Altra nota, per me, assolutamente negativa è lo sfondo storico. Dovrebbe essere il periodo in cui Lorenzo il Magnifico si scontra con lo Stato Pontificio, dopo la morte del fratello Giuliano nella congiura dei Pazzi, ma di fatto tutto ciò viene solo accennato ed è spiegato in una maniera alquanto confusionaria. Se io non avessi avuto delle basi di storia a riguardo, sicuramente non sarei riuscita a comprendere fino in fondo di cosa l'autrice stesse parlando e mi sarei quindi persa una parte fondamentale per capire la vicenda. Tutto ciò è davvero un peccato perché il talento della scrittrice è evidente, in particolare nella descrizione dei luoghi e nel loro adattamento storico. La città di Firenze è  delineata magistralmente, si riesce a respirare l'aria di quel tempo, ad immaginare ogni strada e ogni bottega (questa è la famosa nota positiva). 

Ciò che mi ha delusa maggiormente però è la trama. Mi aspettavo qualcosa di totalmente diverso, invece è soprattutto un libro d'azione (abbastanza discutibile) con riferimenti all'arte della magia occulta, il che sarebbe stato anche interessante se non si fosse assemblato in una trama noiosa e arzigogolata con tanti personaggi secondari prettamente inutili. Ho trovato i momenti di descrizione dei combattimenti davvero troppo lunghi e confusi, non sono riuscita ad immaginarne uno per bene. Invece, per quanto riguarda la questione magia, sarebbe stato stimolante capirne la base, il funzionamento, ma è dato quasi tutto per scontato e la maggior parte dello spazio dedicato a questa tematica riguarda la fabbricazione di qualche ciondolo con poteri di protezione e codici cifrati, che per ovvie ragioni non sono presenti nel libro e che servono a Lorenzo per comunicare i propri messaggi in maniera sicura, quindi per noi fondamentalmente si tratta di informazioni inutili.

La mia delusione maggiore nella trama è stata la storia d'amore, praticamente inesistente, tra la protagonista e un personaggio completamente odioso e secondario, del quale sembra che si sia improvvisamente innamorata senza che il lettore possa accorgersene, se non alla fine quando "magicamente" si professano a vicenda amore eterno. L'inserimento di questa storia mi ha fatta davvero arrabbiare perché è proprio insensata, sembra quasi messa di proposito verso la fine giusto perché serviva una storia d'amore da inserire nella vicenda, cosa alquanto ridicola visto che il personaggio maschile in questione appare molto prima del finale e quindi avrebbe permesso lo sviluppo di una storia vera. Dico "alla fine" perché è letteralmente negli ultimi due capitoli che avviene "la magia dell'amore". Non ho percepito l'innamoramento tra i due all'interno del libro, ci sono state solo delle allusioni al fatto che lui trovasse attraente un uomo (in realtà donna) e qualche sguardo furtivo, ma mai indicato chiaramente come sguardo d'amore.

I personaggi sono poco chiari, sono tanti, molti dei quali quasi tutti uguali, difficili da distinguere se non per il nome. Altri che, pur essendo secondari, avrebbero potuto avere uno spazio maggiore e qualche utilità in più, sono ridotti a semplici comparse di tanto in tanto. 

Il finale poi, lasciamo perdere. Non lo voglio neanche commentare perché è spiegato in maniera talmente confusionaria che non sono nemmeno sicura di aver capito tutti gli intrighi della trama, che poi per lo più erano tutte vicende non realmente accadute nella storia. 

Nel complesso una delusione totale come libro, non pensavo che sarebbe andata così male perché "Alla corte dei Borgia", della stessa autrice, mi è piaciuto tantissimo, è uno dei miei romanzi storici preferiti, forse è per questo che sono rimasta così amareggiata da questa lettura. Ora ho paura di leggere gli altri libri dell'autrice, tra i quali uno già acquistato in cartaceo: "L'enigma della Gioconda". La cosa più assurda per me è pensare che "Alla corte dei Borgia" è stato scritto nel 2005, mentre questo libro è del 2017,  l'autrice dovrebbe essere migliorata nel tempo. Spero che questo sia stato solo un caso e che gli altri suoi libri mi ridaranno quelle emozioni che cerco in un romanzo storico, come era già successo. Le darò un'altra possibilità. 

Per farvi una vostra opinione vi lascio comunque il link.

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