"Delirio: Brividi al nero di luna" - Silvia Alonso

 "Forse sarà solo per un attimo e forse quest'attimo sarà infinito" 


Titolo: Delirio: Brividi al nero di luna 

Autrice: Silvia Alonso

Pagine: 138

Editore: Brè edizioni

Genere: raccolta di racconti horror-thriller

Anno di pubblicazione: 2021

Prezzo: €9,50

Trama: Dietro alle lusinghe di un fotografo dal taglio rarefatto e mistico si nasconde un serial killer che rinviene nell'Undicesima Musa, la Moda, la profanazione religiosa della nova era. Nei giochi del Casinò si rinviene una misteriosa applicazione delle antiche teorie pitagoriche e cabalistiche, utilizzate allo scopo di delinquere. La medianità e la telepatia, le nuove tecniche per parassitare i sogni, ma il sangue scorrerà a lavare le colpe. Un maniaco misogino trasforma la propria automobile in alcova del piacere, tra sesso, adrenalina, alchimia e allucinazione. Ma l'ultima corsa si trasformerà in vendetta. Una zingara di strada legge nei fondi del caffè la propria condanna: sarà proprio il grande amore a toglierle il soffio vitale. La leggenda delle streghe nere di Triora si mischia a quella delle dirimpettaie streghe bianche del borgo di ellera, tra tradizione celtica e magia orientale che si fondono in terra ligure, amori, tradimenti e una strana maledizione. La storica leggenda di Vlad il vampiro viene rivisitata alla luce delle conoscenze della filosofia orientale, dove il simbolo del Gral, unitamente a quello del drago, rimandano ai codici segreti di un sapere alchemico ed esoterico. Nella cattedrale gotica fi Saint Daniel, alla vigilia di Natale, i misteriosi gargoyle, creati per esorcizzare i demoni, divengono protagonisti di un incubo ad occhi aperti. Un'anziana donna ricorda i propri incubi legati alle atrocità di Auschwitz, che riaffiorano alla memoria come zombie della psiche soggettiva e collettiva. La vendetta contro i suoi carnefici si farà strada con uguale prepotenza, rendendola protagonista di una rivincita alla Tarantino. I misteri esoterici racchiusi nel capolavoro della Gioconda, e un inconfessabile amore segreto che viaggia nel tempo, sono il movente del famoso furto al museo del Louvre. Nella poesia di Baudelaire "Le dormienti" messa all'indice e stornata da "I fiori del male" per il contenuto osceno ed esplicitamente omosessuale, si nasconde la radice di una strana dannazione che passerà in un misterioso quadro. La leggenda del Golem di Praga si riaffiora con prepotenza negli anni in cui il capolavoro di Mary Shelley, Frankenstein, spopola nella letteratura gotica assieme al nuovo mito degli zombie. Qualcuno ne svelerà l'arcano evidenziando la differenza tra scienza e fede. 

Recensione: 

Siamo vicini ad Halloween, per questo motivo ho pensato che fosse il periodo giusto per leggere questo libro che mi attende davvero da tanto tempo. Silvia Alonso è un'autrice di cui ho già letto un libro e di cui quindi, se mi seguite da un po', avrete già sentito parlare. L'altro suo libro che ho letto si intitola "L'angelo veste Sado" e mi aveva davvero "stregata" con la sua storia molto originale, per me completamente nuova e fuori dagli schemi.

Qui la penna di Silvia ci porta nuovamente in un mondo esoterico, mistico, pieno di superstizioni e di magia occulta. In entrambi i libri, nonostante siano profondamente diversi, si ritrova l'alone di mistero e di suspence che sono una traccia tipica e inconfondibile dell'autrice, la quale dimostra ancora una volta al sua conoscenza sui temi trattati, nonostante, volutamente, sia tutto molto sfumato.

Questa raccolta di racconti era molto meno nelle mie corde rispetto al romanzo, sia perché prediligo l'altra tipologia narrativa, sia perché qui siamo quasi all'horror vero e proprio, tanto che ho fatto un po' di fatica ad andare avanti in alcuni punti particolarmente cruenti ed empatici. Ho confermato ancora una volta che questo genere non mi è affine.

I racconti sono tutti molto diversi tra loro, con ambientazioni sempre interessanti oltre che personaggi con caratteristiche peculiari fuori dal comune. Alcuni mi hanno scossa più di altri, in particolare quello che riguarda la donna sopravvissuta all'olocausto, la quale decide di andare ad uccidere i suoi aguzzini. Penso che i motivi principali siano la sua veridicità e la sua vicinanza con la realtà, mentre gli altri mi sono sembrati molto più lontani da me, soprattutto i miti, che pongono al lettore un approccio diverso.

Non condivido la scelta di una trama così lunga e dettagliata su ogni racconto della raccolta perché toglie molto alla lettura, soprattutto considerando che i racconti sono davvero molto brevi. Non nego che spesso ho dovuto rileggerne alcuni per capirci qualcosa di più, perché nonostante la scrittura sia molto lineare i mondi che vengono descritti sono completamente offuscati, spesso frutto di tecniche narrative precise e la comprensione non è immediata.

Il titolo mi è piaciuto subito, penso che sia perfettamente azzeccato. Nel complesso il libro è assolutamente adatto all'atmosfera di fine ottobre e all'autunno, è quello che state cercando se vi piacciono le storie brevi e amate l'horror. Sicuramente una chicca per amanti del genere.


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