" Io ti guardo, ma tu non mi vedi”
Titolo: La principessa di Clèves
Autrice: Madame La Fayette
Pagine: 288
Editore: Rizzoli - Bur
Genere: romanzo sentimentale / storico
Anno di pubblicazione: 1678
Prezzo: €11,40
Trama: Madame La Fayette visse ai tempi fastosi di Luigi XIV. Aristocratica e colta, frequentò i raffinati salotti intellettuali, fu dama d'onore di Enrichetta d'Inghilterra e intima amica di La Rochefoucauld. Questo è il mondo che racconta "La Principessa di Clèves": una realtà che corrode i più autentici valori umani, in cui matura una giovane principessa, che al centro di vischiosi intrighi e vittima di una inspiegabile passione amorosa, riesce però a trovare in sé stessa le ragioni della propria esistenza e a sviluppare un'autentica coscienza morale e spirituale. Scritto con limpida naturalezza di stile, "La principessa di Clèves" non è solo un grande romanzo psicologico e un mirabile affresco di costume, ma può essere ritenuto il primo libro di autocoscienza femminile. Il saggio introduttivo di Amanda Guiducci ricostruisce proprio quel clima di alta intellettualità ed eletta mondanità, in cui trovò radice la prima forma di femminismo moderno.
Film: La principesse de Clèves - 1961 con Marina Vlady, Francia.
Recensione: Mi ha sorpresa che nelle storie tutti avessero votato di non conoscere questo libro. "La principessa di Clèves" è un romanzo che fa parte della letteratura francese in cui tutto il dramma si svolge a causa della gelosia dei personaggi. Tutti sono gelosi di tutti. In più si tratta di un libro fondamentale dal punto di vista psicologico e rappresenta una delle prime forme di femminismo.
È un romanzo sentimentale, ma per certi versi può essere definito anche un romanzo storico. Il tutto avviene sullo sfondo della corte francese di Enrico II, personaggi sono Mary Stuart, Diane De Poitiers, che fu l’amante del re, e la regina Caterina de’ Medici.
I protagonisti della vicenda sono tre: la Principessa di Clèves, il Principe di Clèves e il duca di Nemours. Tra loro si crea un triangolo che genera una gran sofferenza. Lei è una delle dame più belle che si siano mai viste a corte, il principe di Clèves la sposa perché è innamorato, ma non è ricambiato. Il duca di Nemours è un personaggio controverso, anche lui ama la principessa, ma non può dichiararle il suo amore perché andrebbe contro i dettami della società del Seicento, nonostante ciò ha dei comportamenti poco condivisibili. Troverete intrighi di ogni tipo in questa corte sfarzosa, gelosa e pettegola.
All’interno sono presenti quattro digressioni su quattro personaggi diversi:
- Diane de Poitiers: amante del re, la principessa di Chartres ci racconta come lo sia diventata.
- Anna Bolena: indirettamente viene nominata nel romanzo la regina Elisabetta I d’Inghilterra, per questo ci viene raccontata la storia di sua madre e della gelosia del re Enrico VIII.
- Madame de Tournon: è una dama che dopo la morte del marito ha tradito anche il suo amante, ma è improvvisamente morta.
- Visdomino di Chartres: lui è protagonista di uno degli intrighi che si verificano a corte e questo viene espressamente raccontato.
Tutte queste digressioni hanno in comune un sentimento molto importante che, come dicevo prima, è la gelosia. C’è un eterno ossimoro dei sentimenti di amore e odio.
Nel romanzo sono presenti il caso, il destino e le profezie che aleggiano nella narrazione creando un alone di mistero. Lo scandalo nella società del tempo, dovuto alla pubblicazione di questo romanzo, è legato alla scena della confessione (SPOILER) in cui la principessa di Clèves comunica al marito di essere innamorata di un altro, ha suscitato molto scalpore perché non era socialmente accettabile, al tempo, che una moglie facesse al marito una tale confessione; piuttosto sarebbe dovuta rimanere in silenzio e lasciare il marito nella sua felice ignoranza.
In più anche il finale è atipico, ma non voglio spoilerarvi più nulla, al contrario vi consiglio di leggere il libro perché è un classico poco conosciuto, a quanto pare, ma che merita davvero tanto.
Lo stile di scrittura non è ostico come mi aspettavo, basta solo prestare attenzione, scorre molto tranquillamente. Non ci sono termini complessi o in disuso, la traduzione è moderna. Nella mia edizione è presente anche un’introduzione che leggerò solo dopo aver scritto questa recensione perché non volevo spoiler all’inizio della lettura.
In conclusione devo dire che è un libro davvero bellissimo, uno dei migliori che io abbia letto quest’anno, l’ho comprato con zero aspettative e invece è stata una piacevole sorpresa. Se vi piacciono i romanzi ambientati a corte, tra balli e duelli questa storia è perfetta per voi.
Vi ho convinti?
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